Dal PNRR un milione di euro per la Chiesa di Rossano

L’edificio sacro è chiuso dal 2013 a seguito dei danni del terremoto

La facciata della Chiesa di Rossano
La facciata della Chiesa di Rossano

Nell’elenco dei finanziamenti del Ministero della Cultura provenienti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e relativi alla sicurezza sismica nei luoghi di culto ci sono anche due chiese della nostra provincia, entrambe in alta Lunigiana. Si tratta della Pieve di Santo Stefano Martire a Sorano di Filattiera e della chiesa parrocchiale di San Medardo a Chiesa di Rossano di Zeri. Per la prima è stato approvato un finanziamento di 730.000 euro, per la seconda di 1.025 milioni di euro: cifre davvero molto consistenti, destinate a lasciare il segno nel territorio dei due Comuni per gli interventi di adeguamento e messa in sicurezza sia dei luoghi di culto che delle torri e dei campanili. Si tratta di progetti che erano pronti da tempo, che necessitavano di risorse ingenti e per i quali la Diocesi di Massa Carrara – Pontremoli aspettava l’occasione propizia che si è presentata con i bandi per il PNRR. In particolare a Rossano, dove la chiesa di San Medardo è chiusa ormai da quasi un decennio per i danni provocati dal terremoto del 2013. Una situazione davvero preoccupante, come ciascuno può osservare recandosi sul posto: profonde crepe nei muri perimetrali sembrano denotare una situazione strutturale precaria, così come il tetto, il tutto aggravato da cedimenti del terreno. “Attivarci per trovare una possibile soluzione che potesse mettere in sicurezza la chiesa e riaprirla al culto era stato uno dei primi atti subito dopo le elezioni del 2017 – commenta il sindaco di Zeri, Cristian Petacchi – per questo avevamo effettuato un sopralluogo con il parroco di allora e con alcuni tecnici per quantificare l’investimento necessario. Come Comune, pur non avendo competenza sull’immobile di proprietà ecclesiastica abbiamo cercato di favorire una iniziativa che ora, grazie a questo importante finanziamento, si potrà concretizzare. La chiusura della chiesa, una delle più importanti, belle e antiche del territorio, ha creato profondo disagio tra la popolazione e tra coloro che negli anni avrebbero voluto visitarla”. Un edificio pericolante e una porta chiusa: ora il tutto potrebbe risolversi, grazie al progetto predisposto nei mesi successivi al terremoto dall’architetto Federico Santini.

Vista dall'alto della Chiesa di Rossano
Vista dall’alto della Chiesa di Rossano

“Speriamo che con questo finanziamento si possa finalmente porre rimedio a questa situazione di grave difficoltà che la comunità di Chiesa di Rossano sta vivendo ormai da dieci anni” commenta don Marino Lucchesi che è parroco qui da un triennio. “Per le Sante Messe, i funerali e le diverse celebrazioni abbiamo attrezzato una cappellina nella canonica – spiega – uno spazio ampio ma non certo paragonabile a quello della chiesa, fatto che crea davvero un disagio enorme sia in inverno che in estate”. Il rammarico per questa lunga chiusura a causa della inagibilità dell’edificio è ancora maggiore visto che si tratta di una delle chiese più antiche del territorio. La chiesa di San Medardo vescovo a Rossano, infatti, è citata già nelle decime della fine del Duecento, ma si ipotizza che le sue origini siano ancora precedenti. Non devono infatti trarre in inganno le forme attuali, frutto di numerosi interventi di ristrutturazione realizzati nel corso dei secoli e, in particolare, dopo i gravi danni arrecati all’edificio dal terremoto del 1834 a seguito dei quali fu oggetto di importanti lavori come il completo rifacimento dell’abside e delle strutture murarie. Da un terremoto all’altro, quello più recente del 2013 a seguito del quale l’edificio è stato chiuso e gli arredi messi al sicuro. Al momento non vi è certezza sui tempi del cantiere che potrà essere aperto grazie al finanziamento ottenuto, ma tutti si augurano che quando prima si possa vedere il “via” ai lavori.

(p. biss.)