Il sindaco traccia un bilancio dei 5 anni trascorsi e si propone per un secondo incarico
Roberto Valettini si ripresenterà alle elezioni per la carica di primo cittadino di Aulla. Forse una non-notizia, visto l’attivismo di questi mesi negli incontri con la popolazione, in presenza e sulla rete. Non saranno elezioni dall’esito scontato, quelle nelle quali Valettini cerca la riconferma. Nel comune più popoloso della Lunigiana, cinque anni fa, in una tornata amministrativa convulsa, con ben sei candidati sindaci e una consigliatura che si chiuse in anticipo con un commissariamento prefettizio, Valettini venne eletto con 2.059 preferenze, il 33% dei voti validi, mentre le due liste di opposizione entrate in consiglio comunale conseguirono rispettivamente il 28,6% (Maria Grazia Lombardi, Idee in Comune) e il 18,8% (Silvia Magnani, Avantinsieme). Le due liste in questi anni hanno fatto opposizione in maniera unitaria e se questo lavoro sfociasse in una lista unica (ne sapremo di più nelle prossime settimane), la caccia al voto sarebbe serrata, contando anche i 1.200 voti dispersi attribuiti alle altre tre liste nel 2017 e un 35% di astenuti. Consapevole di questi dati, il sindaco uscente si ripresenterà a capo di una lista in cui i partiti e i temi delle appartenenze e delle alleanze, nel suo disegno, sono destinati a finire in secondo piano; per gli avversari e per gli osservatori più disincantati sarà facile scommettere che così non sarà, ma Valettini tira dritto: “La mia è una lista civica che intende rivolgersi a alle intelligenze e alle energie che il territorio vorrà esprimere” con lo scopo di “creare un gruppo in grado di realizzare e portare a compimento i progetti già iniziati”.
Nel fare un bilancio di questi cinque anni, Valettini rivendica di avere operato in una situazione emergenziale: “Ho ereditato un’Aulla ferita dall’alluvione e da due commissariamenti, che aveva perso l’orgoglio e nel corso del quinquennio mi sono trovato a gestire emergenze come la pandemia e il crollo del ponte di Albiano”. Nonostante ciò, il sindaco uscente rivendica una serie di successi, dalla distribuzione a domicilio (“i primi in provincia a farlo”) delle introvabili mascherine fino alla vittoriosa vertenza sull’area ex-Cjmeco (“50 mila tonnellate di rifiuti saranno rimossi e restituiremo a Pallerone un’area bonificata pronta per future opportunità”); dalla nuova scuola media terminata nonostante il fallimento della ditta appaltatrice ai lavori in dirittura di arrivo al centro sportivo di Quercia. E poi la passeggiata sull’argine del Magra, la scuola di Serricciolo, la palestra del liceo classico, quella della scuola di Albiano. Valettini si dice convinto di un ottimo lavoro svolto – sul quale tuttavia l’opposizione non ha mai mancato di segnalare un punto di vista diametralmente opposto – e rilancia per i prossimi cinque anni. “Mi ripresento per la passione e l’affetto che provo per Aulla; credo di potere essere ancora utile per dare il via a nuovi progetti e dare attuazione a quelli già in essere, a partire dal Masterplan stazione”. Il riferimento è al progetto di riqualificazione dell’area ferroviaria: “Nella palazzina della ex stazione andrà la sede della Guardia di Finanza, garantendo un ulteriore presidio di sicurezza per il capoluogo. La bonifica è conclusa, prosegue il sindaco; nel sito all’ombra della Brunella sorgeranno le nuove case di edilizia convenzionata e la casa della Salute, che amplierà i servizi offerti ora dal Distretto, a beneficio dell’intera sanità lunigianese”. Proprio sul tema delle politiche comprensoriali Valettini vuole allargare l’analisi: “Un’Aulla che riacquista centralità e vitalità è il viatico per un rilancio non solo del comune, ma dell’intera Lunigiana”, una tesi che con tutta probabilità non troverebbe d’accordo tutti gli attori del territorio, ma di cui il primo cittadino aullese è estremamente convinto. È necessario, dice il sindaco, “che in Lunigiana tutte le campane suonino all’unisono; forte dell’esperienza come presidente dell’Unione di Comuni, dove sono riuscito a fare approvare tutti i progetti con voto unanime dei sindaci, voglio lavorare perché ciò accada”.
Davide Tondani