La presenza del medico garantita solo nei fine settimana
Il fatto che la Pubblica Assistenza di Fosdinovo possa contare sulla presenza del medico, per il servizio di emergenza 118, solo nei fine settimana ha suscitato reazioni, in particolare della sindaca Camilla Bianchi, per un verso sconsolate, per un altro dure, nei confronti della dirigenza dell’ASL Toscana Nord Ovest. Pare che i medici, prima presenti tutti i giorni dalle 8 alle 20, siano stati traferiti alla postazione di Piazza al Serchio, considerata più importante, per numero di chiamate, “venendo meno, come ha dichiarato la Sindaca, a tutti i discorsi sulla valorizzazione del ruolo della sanità territoriale”.
Il coordinatore del servizio, Roberto Vatteroni, avrebbe motivato la decisione, in una risposta al consigliere comunale Enrico Galeno, con la scarsità di personale medico. Sulla questione interviene anche il consigliere regionale Giacomo Bugliani, che giudica “inaccettabile il taglio, per di più appreso dalla Sindaca solo dalla stampa, di un servizio sanitario essenziale,… a maggior ragione in un presidio distante dai centri urbani e in un tempo di pandemia” e dichiara che “sarà sua premura attivarsi presso l’assessorato e gli uffici di competenza della Regione”. Sempre a livello regionale duro l’intervento del consigliere di Fratelli d’Italia, Vittorio Fantozzi, “a Fosdinovo, con la finzione di un presunto ‘miglioramento dello standard precedente’, viene ingiustificatamente ridimensionato il servizio del 118 che, adesso, per garantire il servizio su quel territorio, dovrà far affidamento ad auto mediche provenienti da Carrara o da Sarzana”. Inoltre sottolinea come “a Fivizzano assistiamo ad una scientifica opera della Regione di soppressione di reparti e servizi per il cittadino, nel silenzio delle amministrazioni locali targate Pd”.
Prende posizione anche lo Snami, il sindacato autonomo dei medici: “il 118 non deve essere depotenziato”. In una ulteriore replica l’Asl sostiene di aver rispettato i parametri organizzativi del servizio, che è supportato anche da due automediche. L’organizzazione dei servizi sanitari è motivo di discussione e di preoccupazione anche a Fivizzano, nella Valle del Lucido, in quanto sono venute meno, per i troppi impegni del sostituto, alcune delle prestazioni che erano garantite dal dott. Moscatelli, ora in pensione. è la lista di opposizione di Fivizzano “Alternativa per il futuro” a richiamare l’attenzione sul problema che “coinvolge i numerosi paesi della vallata” e a proporre “di rivedere le attuali convenzioni con i medici di medicina generale”. Sarà mai possibile poter contare su un sistema organizzativo che alla prima difficoltà non costringa a rivederne tutto l’impianto, creando disagi su disagi e arrabbiature?
Andreino Fabiani