
è successo a Fosdinovo. Anche per la precaria situazione delle strutture parrocchiali del territorio

è trascorso quasi un mese da quando, venerdì 12 febbraio, nella più triste indifferenza si è verificato a Fosdinovo il crollo di una parte della casa canonica della Parrocchia di San Remigio. Un luogo un tempo prestigioso, ricco di storia, di cultura e di tradizioni, che presenta oggi evidenti segni del tempo che inesorabile corre. Da ormai circa un anno la canonica era disabitata: dopo alcuni anni di permanenza del vicario parrocchiale, Don Alexandre Faye, quest’ultimo si era trasferito nella Parrocchia di Caniparola, sede dell’unità pastorale, assumendo l’incarico di amministratore parrocchiale di tutte le nove parrocchie del comune. Dopo la partenza del parroco Don Giovanni Perini, infatti, Don Alex è rimasto l’unico sacerdote cui è affidato un territorio così vasto, addirittura su due versanti della montagna. La precaria situazione in cui versano parecchi edifici è una pesante eredità che accusa incuria protrattasi indubbiamente per decenni. I fondi che da tempo era in previsione di stanziare per il recupero e la valorizzazione delle strutture parrocchiali fosdinovesi, dopo l’accaduto, è palese non bastino più. La comunità di Fosdinovo attende ora di capire quale futuro toccherà ai propri beni, auspicando qualcosa di meglio rispetto a quanto finora è stato fatto.