
Un documento burocraticamente corretto, ma privo di prospettiva per il territorio

Nell’ultimo consiglio comunale del 2020, tenutosi lo scorso 30 dicembre, il sindaco di Casola, Riccardo Ballerini, presentando il bilancio, si è dichiarato orgoglioso per la sua approvazione prima della scadenza prevista dalla legge, il che ha evitato l’esercizio provvisorio, e perché, a suo parere, lo stesso contiene importanti interventi sia per la progettazione sia per l’attuazione di impegni di cui è già disponibile una liquidità che supera il milione di euro. Ma ascoltando le varie relazioni è apparsa chiara la mancanza di una visione che dia senso ai tanti interventi ed è rimasto inspiegabile il fatto che non vi sia stata una sola parola volta al coinvolgimento delle associazioni di volontariato attive nel comune e che potrebbero dare un’anima a tanta abbondanza di denaro pubblico. Si è parlato di investimenti sul museo del territorio e sulla rocca di Codiponte, di recupero di sentieri e non è stata espressa alcuna visione di promozione turistica, ad esempio con il coinvolgimento della locale Pro loco, che potrebbe esserne l’anima della programmazione e promozione del turismo sul territorio. Si è parlato di un intervento di decine di migliaia di euro per il recupero di un campo da tennis in disuso da circa venti anni, senza tener conto che vi sono già a disposizione della comunità un campo sportivo regolamentare, un campo a cinque, molti campi bocce e altre aree sportive. Nello stesso tempo non è prevista alcuna società sportiva che li gestisca rendendoli disponibili per la popolazione. Manca una politica di sostegno agli anziani, probabilmente supponendo che la presenza della Croce Bianca dispensi l’amministrazione dal proporre e organizzare iniziative in tal senso e, perché no, prevedere un sistema di residenza per anziani diffusa sul territorio recuperando e utilizzando le case vuote.

Nessun accenno alla Compagnia del Guiterno, a CasolaArte, alla Filarmonica Santa Cecilia né ad altre associazioni che promuovo la cultura sul territorio in modo sussidiario a ciò che l’Amministrazione non fa. È mancato, ancora una volta, il senso del ruolo politico che deve essere svolto da una amministrazione, chiamata a programmare la vita civile, sociale e economica dei cittadini, evidenziando, così, il limite di una stesura del bilancio meramente burocratica, che potrebbe esser egregiamente svolta dalla ragioneria. Non se ne abbia il sindaco Ballerini perché anche i bilanci di Fivizzano, Aulla o Pontremoli seguono lo stesso schema burocratico e giocano a fare i grandi, mentre gli interventi più politici, che dovrebbero mirare a metter in comune funzioni amministrative, come ad esempio il servizio di polizia locale, sono preda di un’altalena che muta di anno in anno. Gli interventi localistici possono illudere gli elettori, ma di fatto rimangono dei semplici “tapulli”, per dirla alla genovese, che non portano alcun sviluppo economico e nessuna promozione sociale. La progettazione per il risanamento del territorio, per il recupero dei corsi dei fiumi, per la costruzione di piste ciclabili, per la riorganizzazione della viabilità ha senso solo se agisce su un territorio che supera i confini comunali e persegue un risvolto positivo e destinato a durare. Cosa che potrebbe accadere se gli interventi fossero programmati e promossi con una visione sovracomunale, meglio se attraverso fusioni, che porterebbero ulteriori consistenti finanze nelle casse dei vari municipi. (Corrado Leoni)