Argigliano ha festeggiato il Beato Angelo Paoli

La celebrazione nella chiesa dell’Assunta

Pur con le note restrizioni, il 20 gennaio si è celebrata nella chiesa dell’Assunta di Argigliano la commemorazione della morte del beato Angelo Paoli. L’atmosfera esprimeva nostalgia per le grandi celebrazioni degli anni precedenti e, in particolare, la delusione per il mancato pellegrinaggio delle spoglie del Beato nella nostra diocesi.
Le opere dei grandi personaggi della fede, tra questi il nostro Angelo, sono ormai consegnate alla storia, viene quindi a proposito il loro ricordo affinché continuino ad essere tramandate e rimanga l’insegnamento che da esse deriva. In questo contesto, don Bernardo nella sua omelia ha inserito il significato della vita e delle opere del beato Angelo Paoli.
Come tutti i battezzati, il beato carmelitano ha avuto come missione di esser mediatore tra Dio e l’uomo: modelli di vita che avvicinano gli uomini a Gesù Cristo, sommo e unico Sacerdote. Il beato Angelo Paoli ha riassunto in sé in modo esemplare tutto il percorso del battezzato e la sua vita è ancor oggi per tutti i cristiani un esempio da conoscere, condividere e promuovere. Egli ha saputo dare un senso alla sua vita, tanto che è un beneficio, di cui ancor oggi possiamo godere, non certo per la notorietà della sua figura, ma per le sue opere ispirate dalla sua fede in Cristo.
Con don Bernardo ha concelebrato don Massimo, presente anche il diacono Conti. Attorno all’altare, come testimoni di custodia della Chiesa, assistevano i templari. La celebrazione è stata seguita con fervore dai numerosi devoti presenti.
Hanno portato il saluto a nome dell’amministrazione di Fivizzano il vicesindaco di Fivizzano Giovanni Junior Poleschi e il sindaco di Casola Riccardo Ballerini; erano presenti Francesco Jacomelli, in rappresentanza della venerabile Confraternita del Gonfalone e Misericordia, e il comandante della stazione dei carabinieri di Casola in Lunigiana. Il presidente del comitato Beato Angelo Paoli, Gianpiero Berti, dopo aver ricordato l’opera di Domenico Salvatori, ha ripercorso il sostegno espresso dal vescovo Giovanni Santucci nella promozione della figura del Beato; a lui, che sta per lasciare la diocesi, ha rivolto parole di riconoscenza e di buona salute.
Ha ricordato che la parrocchia del Duomo di Castelnuovo Garfagnana ha intitolato la Caritas locale al Beato Angelo e ha portato il saluto del padre carmelitano Giovanni Grosso. Come ogni anno, la famiglia Paoli ha offerto il pane benedetto che è stato distribuito tra i devoti in ricordo del “padre dei poveri”.

Corrado Leoni