Festa di S. Francesco a Massa: solenne pontificale con il card. Bagnasco
Domenica 4 ottobre alle ore 18.30 a Massa, nella Basilica Cattedrale, si celebra la festa di san Francesco d’Assisi, patrono della città e della Diocesi di Massa Carrara – Pontremoli. La solenne celebrazione eucaristica sarà presieduta dal card. Angelo Bagnasco, arcivescovo emerito di Genova, alla presenza del vescovo, mons. Giovanni Santucci, del vescovo emerito, mons. Eugenio Binini. Alla solennità sono stati invitati i vescovi della Toscana e delle diocesi limitrofe, così come le autorità civili e militari della Provincia. Saranno presenti anche i sacerdoti e i diaconi della diocesi, infatti, in questa occasione mons. Santucci consegnerà ufficialmente alla diocesi il Piano Pastorale 2020-2021.
A Massa incontri di spiritualità per i giovani
Il Seminario Vescovile Maggiore di Massa ha organizzato una serie di incontri di spiritualità per i giovani ogni primo venerdì del mese. Gli incontri si terranno nei locali del Seminario dalle ore 16.30 alle ore 20 con la possibilità di accedere al sacramento della Confessione e della direzione spirituale. Il primo incontro di questo progetto denominato “Camminava con loro” si terrà venerdì 2 ottobre.
Rinviata la festa per la riapertura della Pieve di Viano e delle altre chiese
èstata rinviata a data da destinarsi la festa prevista per domenica scorsa che doveva celebrare la fine delle opere di restauro e la messa in sicurezza delle chiese danneggiate dal terremoto del 2013. Il parroco, don Guido Ceci, ha informato i fedeli delle Comunità di Aiola, Cecina, Equi Terme, Monzone, Monte dei Bianchi, Tenerano, Viano e Vinca: il numero crescente di casi di Covid19 anche nel fivizzanese “mi ha convinto a rimandare il tutto a tempi più propizi – scrive il sacerdote che avrebbe anche festeggiato il 50.mo di sacerdozio – speriamo che il Signore ci aiuti a superare al più presto questo periodo di difficoltà ed allora potremo fare davvero una grande e bella festa dove tutti, giovani e anziani, possano partecipare senza la paura che oggi limita la nostra libertà ed il contatto con gli altri”. “Rimandare non significa non fare più – precisa don Guido – ma avere la pazienza di aspettare tempi migliori, nel rispetto di noi stessi e degli altri: quel giorno, liberi anche dalla paura del virus, sarà doppia festa, un momento di gioia e serenità per tutti”.