
Quasi tre milioni di euro per il ponte e la frana di Torrano. Nel Consiglio comunale di lunedì si è parlato anche di urbanistica, di scuola e di ambiente.

Un Consiglio comunale, come ormai da tradizione, “fiume” quello che si è svolto lunedì sera nelle stanze del Teatro della Rosa, con tanti argomenti e numerosi temi su cui maggioranza ed opposizione hanno dibattuto, talvolta con fervore, ma senza mai accendere troppo gli animi. Il tutto è stato preceduto da un’importante comunicazione del sindaco, Lucia Baracchini, che ha riferito di un significativo colloquio avuto con la nuova direttrice generale dell’Azienda Usl Toscana Nord Ovest, Maria Letizia Casani, in cui ha ravvisato, da parte della neodirettrice, la volontà di un confronto e di instaurare un buon spirito collaborativo. A partire dalla realizzazione di un tavolo tecnico in cui comprendere le necessità operative dell’ospedale pontremolese e, in sinergia, di quello fivizzanese. Insomma, un viatico positivo dopo tante vicende che hanno visto Pontremoli e la Lunigiana doversi adattare alle imposizioni di Firenze sulle tematiche sanitarie. Come detto, tanti i punti all’o.d.g., anche se, per semplicità, si possono ridurre a tre macroaree: bilancio, urbanistica, interpellanze.

Per quanto concerne il bilancio, c’erano in pratica da approvare, illustrate dal vicesindaco ed assessore di settore Manuel Buttini, le variazioni con l’arrivo di finanziamenti da parte della Regione e dello Stato. In particolare, significativi sono i contributi previsti per l’adeguamento sismico del ponte di Torrano (circa 1 milione e 600 mila euro) e i lavori alla frana sempre a Torrano (circa 1 milione 200 mila euro). Previste anche opere di riqualificazione al parco giochi in via M. Giuliani per 30 mila euro, di cui 15 mila a carico del Comune e 15 mila ottenuti da privati attraverso iniziative di raccolta fondi. È stato quindi comunicato lo slittamento al 2020 del finanziamento (di 550 mila euro) per il rifacimento del tetto dell’istituto “Belmesseri”, in quanto la Provincia ha chiesto, prima dell’avvio dei lavori, una verifica sulla tenuta antisismica dell’intero edificio.

Il riferimento al “tema scuola” ha dato il pretesto al consigliere de “L’Altra Pontremoli”, Umberto Battaglia, di chiedere notizie sulla situazione dell’edificio di via Roma che, ricordiamo brevemente, era stato dichiarato inagibile per la mancanza di tenuta sismica, con l’amministrazione che si era attivata per intercettare finanziamenti per procedere alla demolizione e ricostruzione del plesso scolastico. Il sindaco ha evidenziato che anche in questo caso c’è uno slittamento a causa delle verifiche in corso da parte della Soprintendenza, ma che ci sono tutte le premesse per intercettare i finanziamenti necessari. A chiusura del capitolo bilancio, è stato riferito che il Comune risparmierà circa 30 mila euro con la rinegoziazione dei prestiti concessi dalla Cassa Depositi e Prestiti.
Si è quindi passati alle tematiche legate all’urbanistica con alcune variazioni tecnico-burocratiche legate al Piano Operativo Comunale (P.O.C.) ma anche con argomenti significativi. Come, ad esempio, l’adozione del piano di recupero del patrimonio edilizio della frazione di Bassone (con le linee guida su come intervenire per riqualificare il borgo), piano che ora dovrà essere presentato alla popolazione e ai tecnici (tempo 30 giorni) per poi ritornare al Consiglio per la definitiva approvazione. Altro punto importante è stato quello relativo all’adozione di una variante al Piano attuativo denominato “Verdeno Collina”, area che aveva avuto una concessione edilizia nel 2003, poi rinnovata nel 2016 e che, poi, con l’adozione del Poc, ha visto anche allargare l’area di concessione (sino alla scadenza del Poc nel 2023), con un progetto di realizzazione di 13 unità abitative con criteri ecosostenibili.

Punto che ha trovato la contrarietà della consigliera di “Open Pontremoli”, Elisabetta Sordi: “In tutti questi anni in quell’area non è mai stato costruito niente nonostante il lungo periodo a disposizione. Inoltre, credo che a Pontremoli sia più logico puntare nel riqualificare il patrimonio edilizio esistente piuttosto che andare a costruire in aree verdi”. La replica del capogruppo di maggioranza, Jacopo Ferri, e del vicesindaco è stata netta: “Con questo progetto si va invece a ridare dignità ad una zona degradata”. Il consiglio si è concluso con due interpellanze che, fatto decisamente significativo, sono state presentate congiuntamente dai due gruppi di opposizione. La prima sulla tutela delle acque comunali, in seguito alla segnalazione di alcuni abitanti della presenza di schiuma nelle acque del torrente Gordana. L’assessore all’ambiente Michele Lecchini ha riportato la risposta rassicurante dell’Arpat e maggioranza ed opposizione si sono trovate d’accordo nel presentare richiesta ad Arpat di effettuare un monitoraggio periodico nei corsi d’acqua del territorio. La seconda interpellanza era invece relativa al Piano Acustico Comunale, che il Comune non ha. Le minoranze hanno quindi sollecitato l’adozione del piano per definire i livelli di emissione acustica nelle varie zone della città. Il capogruppo Ferri ha assicurato che si lavorerà con gli uffici per attivare il percorso di adozione e soprattutto si aprirà un confronto con residenti e commercianti per trovare un giusto equilibrio tra le esigenze della popolazione e le attività commerciali. (r.s.)