Nel Museo Diocesano la mostra di Peer Veneman

Nulla si crea. Nulla si distrugge. Tutto si trasforma

30mostraSu un complesso problema di argomento fisico, filosofico con riferimenti anche religiosi si cimenta da anni l’artista scultore olandese Peer Veneman, approdato qualche tempo fa a Torrano dove comprò casa e ancora soggiorna nel nostro territorio per alcuni periodi. “Nulla si crea Nulla si distrugge Tutto si trasforma” è tema profondo che si presenta già nella filosofia greca, il riferimento va spontaneo al ”tutto scorre” (pànta rèi) attribuito all’antico filosofo Eraclito, ma ovvia è la diversità di impostazione concettuale.
In associazione con le opere di arte sacra, in bacheca e fuori sono esposte opere scultoree di stile ultramoderno, astratto e informale: allestimento che suscita qualche perplessità, ma che gli organizzatori (operatori nei servizi culturali della diocesi, padre Dario Ravera, alcuni interessati alla diffusione di iniziative culturali) hanno ritenuto congruo per una celebrazione della scultura, di cui è stato redatto anche un raffinato breve catalogo . L’arte figurativa moderna non è di facile coinvolgimento, i critici d’arte più qualificati mentre interpretano ci ricordano anche che l’opera d’arte non va spiegata e tanto meno ne va ricercato un messaggio pedagogico, meglio è mettersi di fronte ad essa con “ingenuità” e avvertire il piacere e le emozioni che suscita.
Il Veneman che è in mostra al Museo Diocesano in piazza del Duomo a Pontremoli fino al 18 agosto propone 23 opere in vari materiali e con titoli desunti da oggetti (piedistallo, girandole, monumenti), oggetti in acciaio perfetti nella forma volumetrica registrati come “terra incognita”, un blocco bronzeo “Mecca” che porta il pensiero alla “pietra nera” venerata dai musulmani, il “frutto proibito” che rimanda al paradiso perduto, una composizione di gocce di ghiaccio in gamma di toni del grigio e di forme ellittiche. Due video, su sfondo di una catena di monti, con lentezza riprendono il ”tutto si trasforma” di gocce d’acqua (questo ci sono sembrate). Peer Veneman era presente all’inaugurazione della mostra sabato 20 luglio presentato dall’amico Geert Schriever, che ha ricordato che l’artista aveva dato indizi di avere vocazione alla creatività ancora bimbo di pochi anni: gradiva regali di pennarelli e materiali coloranti per creare forme in libertà e andava in bicicletta nelle vicine città olandesi per ammirare il patrimonio dei musei e delle gallerie d’arte, ha poi scelto il linguaggio dell’arte come “mestiere” del suo vivere esistenziale.

Maria Luisa Simoncelli