Parrocchia di Valdantena. Via al consolidamento dell’edificio: riapertura in autunno? Un intervento atteso da tutta la comunità: è infatti chiusa da ben sette anni. Investimento da circa 150mila euro coperto solo in parte dalla Cei
Sono iniziati, a Casalina, i lavori di consolidamento della chiesa parrocchiale di San Matteo, in parte finanziati dalla Cei con il contributo dell’8xMille alla Chiesa Cattolica. Si tratta di un intervento atteso da anni, almeno da quando l’edificio era stato chiuso a causa dei rischi per la stabilità: uno stato aggravatosi dopo le scosse di terremoto del 25 gennaio 2012.
Giusto un anno fa, su questo giornale, avevamo dedicato una pagina intera alla chiesa parrocchiale di Valdantena, annunciando anche l’imminente assegnazione di un finanziamento per i lavori necessari alla riapertura. Ora, finalmente, il cantiere è stato aperto anche se l’intervento è ancora nella sua fase preliminare: parte del piccolo sagrato attorno alla chiesa è stato liberato dalla pavimentazione e i “piagnoni” sono stati numerati e accatastati in un angolo dove resteranno per qualche mese, fino al ripristino finale.
In questo lasso di tempo la ditta incaricata posizionerà alcune decine di micropali di fondazione che dovranno ancorare alla roccia sottostante l’area dove sorge l’edificio e, in particolare, provvedere al consolidamento della facciata. Questo per arrestare il movimento in atto a causa del quale la chiesa scivola verso il basso. Altri interventi previsti dal progetto sono il consolidamento di tutte le murature, l’inserimento di catene nonché la sarcitura delle lesioni che verranno ripulite e chiuse con malte specifiche.
Si tratta di un investimento da circa 150mila euro, 115mila dei quali arrivano dai contributi dell’8xMille, ma il resto è a carico della parrocchia di Valdantena: “servono dai 30 ai 40mila euro – conferma il parroco, don Andrea Forni – che in qualche modo dovremo trovare quasi integralmente visto che la parrocchia non dispone di una cifra simile”.
Competente su un territorio molto vasto che oltre a Casalina raggruppa i paesi di Groppodalosio, Versola, Toplecca e altri nuclei abitati un tempo molto popolati, oggi può contare solo su poche decine di persone, ancora però molto legate alla propria chiesa.
“Il contributo arrivato dalla Cei è molto importante – continua don Andrea – senza il quale i lavori non sarebbero mai partiti. Ma dovremo integrare come parrocchia e stiamo pensando a come fare: forse dovremo ricorrere ad un mutuo che però graverà per anni sulle casse parrocchiali. In estate poi, quando la valle si ripopola, vedremo di organizzare qualche iniziativa”.
Intanto, liberata l’area del sagrato e in attesa che inizino i lavori di trivellazione per l’inserimento dei micropali, si avanzano le prime previsioni sulla possibile riapertura; dalla ditta incaricata arrivano rassicurazioni che l’intervento finirà prima dell’inizio dell’autunno. Una volta ottenuta l’agibilità la chiesa potrà finalmente riaprire.
(p. biss.)