Voto in Basilicata: le sirene del centrodestra cantano per Salvini

Basilicata: Vito Bardi eletto presidente della Regione

11Matteo_SalviniScontata, stando ai sondaggi, la notizia dei risultati del voto in Basilicata. Vito Bardi, candidato del centrodestra indicato da Forza Italia e sostenuto da cinque liste, è stato eletto presidente della Regione con il 42,2% dei voti. Seguono il candidato delle sette liste del centrosinistra, Carlo Trerotola (33,1%); quello del M5S, Antonio Mattia (20,3%) e Valerio Tramutoli, candidato di Basilicata possibile, lista civica di sinistra ambientalista, (4,4%).
Dopo Sardegna, Abruzzo, Molise, Friuli-Venezia Giulia e le province autonome di Trento e Bolzano, il centro-destra strappa, quindi, al centro-sinistra un’altra regione, dove, peraltro, il centro-sinistra era alla guida dal lontano 1995. Se chiaro è il risultato della sfida a presidente, tanto da non lasciare spazio a polemiche o distinguo di alcun tipo, un po’ più sfuggente appare la questione se si analizzano i numeri dei voti ottenuti dai singoli partiti.
13vignettaNelle dichiarazioni post-voto, Luigi Di Maio ha sottolineato con soddisfazione il fatto che il M5S (con il 20,3%) sia il primo partito in Regione, facendo finta, però, di dimenticare che alle ultime politiche la sua compagine aveva ottenuto il 44,4%: quella raggiunta in Basilicata, quindi risulta una quota più che dimezzata. Una frana appena contenuta dal fatto che la lista correva da sola.
Dato che questo risultato negativo (checché se ne dica) va a sommarsi a quelli registrati negli scorsi mesi e settimane, negare che qualcosa nel giocattolo grillino si sia “rotto” appare a dir poco banale.
La Lega di Salvini, invece, con il 19,1%, è il secondo partito, ma, cosa di non poco conto, triplica il risultato delle politiche: una conferma, se ce ne fosse bisogno, che in un anno gli equilibri tra le forze alleate nel governo nazionale sono radicalmente cambiati.
Un mutamento che non riguarda solo le due forze di governo, se è vero che alle regionali del 2013 – dove il M5S prese il 9% e la Lega neanche si presentò – il centro-sinistra aveva eletto il presidente con circa il 60% dei voti! Un dato dimezzato, quindi, quello ottenuto da Trerotola, che oltretutto riguarda tutta la coalizione, mentre il Pd (in fase dichiarata, anche se non è dato sapere quando né se giungerà a conclusione, di rilancio), presentatosi con il nome “Comunità democratiche”, si è fermato al 7,8.
A destra, continua lo scarso appeal di Forza Italia (9,1%), mentre Fratelli d’Italia ha ottenuto il 5,9%. Le possibilità, auspicate dai vecchi partner, di un rientro a casa del “figliol prodigo” Salvini a livello di governo nazionale non sono di certo aumentate con la vittoria in Basilicata e finché al leader della Lega il gioco del gatto con il topo porterà frutto, è difficile che un tale evento possa verificarsi. Difficile ma non impossibile, almeno finché non diventeranno voti sonanti i sondaggi in chiave di elezioni europee.

(a.r.)