Ancora interventi alla struttura, forse gli ultimi, per la messa in sicurezza antincendio

Dopo ormai un anno di attesa, non si è ancora chiusa l’annosa vicenda dell’agibilità del Teatro della Rosa in merito alle norme di sicurezza e alla realizzazione di presidi antincendio per ottenere dalla direzione regionale dei Vigili del Fuoco il certificato di prevenzione incendi, così da permettere l’utilizzo della struttura nel rispetto delle norme. In realtà una vicenda ancora più lunga, se si considera l’avvio dei lavori dell’adeguamento e restauro del settecentesco teatro, visto che sono più o meno sette anni che per permettere l’utilizzo della struttura era necessario ricorrere all’autorizzazione in deroga. Abbiamo utilizzato il riferimento di inizio 2018 perché proprio nel gennaio scorso, ci spiega il sindaco, Lucia Baracchini, fu inviata al comando dei Vigili del Fuoco la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività), ovvero una sorta di autocertificazione i cui allegati hanno lo scopo di provare che gli accorgimenti antincendio rispettino la normativa vigente in termini di opere realizzate, materiali impiegati e impianti installati. Questo sembrava l’atto conclusivo per chiudere il percorso che aveva visto effettuare importanti lavori all’interno del Teatro (per citarne alcuni: la realizzazione di quattro porte taglia fuoco, l’installazione dell’impianto di spegnimento incendio ad acqua nebulizzata, i dispositivi per l’apertura automatica delle porte in caso di evacuazione d’emergenza, l’installazione di corrimano che svolgono la funzione di parapetto dei palchi) per un costo complessivo di circa 300mila euro. In realtà, la vicenda ancora non si è conclusa e a breve ci dovrebbe essere un sopralluogo che, si auspica, potrebbe mettere fine alla vicenda permettendo alla struttura di aprire in piena sicurezza. Le problematiche sarebbero legate principalmente a questioni tecniche e burocratiche, con la necessità di produrre documenti che certifichino che il teatro risponda alle norme antisismiche di legge. Tanto che l’amministrazione si è dotata di un apposito esperto che segua la vicenda.

Il sindaco è comunque, parzialmente ottimista, “ci dovrebbero essere due o tre lavori tecnici da realizzare”, tra questi l’installazione di un Evac (sistemi di evacuazione) verbale, attualmente ce n’è installato uno sonoro, “ma spero che in uno, due mesi la situazione si possa concludere positivamente”. Inevitabilmente, però, l’attenzione si sposta sulla stagione teatrale che abitualmente in questo periodo dell’anno è già in avanzata fase di pubblicizzazione e di raccolta degli abbonamenti. Intanto il sindaco ha assicurato che la stagione comunque ci sarà (anche perché ci sono in ballo il rischio di penali con la Fondazione Toscana Spettacolo), composta da sette spettacoli, con il primo appuntamento attorno alla metà di gennaio. La soluzione che si intende adottare è quella di procedere alla vendita, spettacolo per spettacolo, fino a 99 biglietti, infatti sotto le cento unità sono previsti standard di sicurezza meno stringenti. “La speranza comunque – ribadisce la Baracchini – è che a breve il teatro sia completamente a norma e che si possa procedere, sia pure a stagione teatrale già avviata, alla vendita di tutti i posti disponibili”. (r.s.)