Monumenti a ricordo dei Caduti della Grande Guerra

In ogni Comune della Lunigiana c’è un monumento nel capoluogo e tante lapidi nei paesi e nelle frazioni: furono collocate già nei primi mesi dopo la fine della guerra e poi per tutti gli anni Venti in memoria delle centinaia di soldati che, partite per il fronte, non hanno mai più fatto ritorno

Particolare della scultura in bronzo del monumento ai Caduti di Pontremoli
Particolare della scultura in bronzo del monumento ai Caduti di Pontremoli

Cento anni fa, il 4 novembre 1918, si concludeva la Prima Guerra Mondiale, la Grande Guerra: il proclama della vittoria del gen. Diaz trovava però un’Italia in ginocchio, stretta nella morsa di una crisi che sarebbe rimasta serrata per anni. In gran parte delle famiglie italiane si piangevano i morti: un’intera generazione di giovani che non avrebbero più fatto ritorno.

La Vittoria alata, scultura in bronzo nel monumento ai Caduti di Bagnone
La Vittoria alata, scultura in bronzo nel monumento ai Caduti di Bagnone

Così fin dai mesi successi e poi per tutti gli anni Venti, non ci fu paese che non ricordasse pubblicamente i propri Caduti con una lapide o, quando possibile, con un monumento. La Lunigiana non fu da meno: sono centinaia i marmi che perpetuano i nomi e, a volte, i visi di chi non è tornato.
Qui ne proponiamo solo alcuni, quattro monumenti (Pontremoli, Bagnone, Villafranca e Fivizzano) e una lapide (Aulla).
A Pontremoli il monumento ai Caduti venne realizzato per iniziativa di un apposito comitato e con relativa raccolta fondi: in bronzo e marmo, l’opera di Giovanni Giovannetti venne inaugurata il 20 settembre 1924 nell’attuale piazza della Repubblica (allora piazza Vittorio Emanuele) da dove fu rimossa nel 1991 per essere ricollocata in piazza Unità d’Italia.

Il monumento in marmo bianco di fronte al palazzo comunale di Villafranca
Il monumento in marmo bianco di fronte al palazzo comunale di Villafranca

A Bagnone la statua in bronzo della Vittoria alata è collocata sotto l’ampio portico in arenaria realizzato nel 1929 e nel quale sono anche riportati gli elenchi dei Caduti. Il complesso sarà presto oggetto di restauro da parte del Comune che ha ottenuto un apposito finanziamento dalla Regione Toscana.
A Villafranca il monumento in marmo bianco venne inaugurato nel 1928: è l’allegoria del soldato morente che si sacrifica per la Patria e reca nella mano destra una statuetta che simboleggia la Vittoria. Di recente è stato ricollocato di fronte al palazzo comunale.
Il monumento di Fivizzano è pregevole opera dell’importante artista locale Umberto Bassignani allievo di Leonardo Bistolfi; realizzato in marmo bianco di Carrara, venne inaugurato solo all’inizi degli anni Trenta, con un decennio di ritardo sul previsto a causa dei danni provocati dal terremoto del 1920 e della successiva, lunga crisi e ricostruzione della città.
Nel capoluogo di Aulla, infine, i soldati caduti nella Grande Guerra sono ricordati con una grande lapide murata sotto il loggiato di palazzo Centurione, vecchia sede del comune, dove fu posta all’inizio degli anni Venti. Appare visibilmente spezzata in due in modo intenzionale.

(p.biss.)