Successo schiacciante per il libro di Antonio Ferrara che affronta una tematica spinosa. Ha ottenuto ben 474 preferenze delle 952 espresse dai giovani in piazza a Pontremoli
“Pusher, pusher, pusher” è stata quasi un’incoronazione il coro dei circa 900 ragazzi che hanno scandito il titolo del libro vincitore del 61° Premio Bancarellino dopo che la lettura dei voti espressi aveva fatto capire che il libro, “Pusher” appunto (Einaudi ragazzi), di Antonio Ferrara si era aggiudicato la preziosa fascietta ottenendo 474 preferenze sulle 952 espresse dai ragazzi.
Un momento della consegna che si è svolto nell’abituale cornice di piazza della Repubblica baciata da un sole estivo ma soprattutto colorata e resa viva e vibrante dalla presenza di una marea di ragazzi delle scuole medie provenienti da diverse zone d’Italia.
E l’emozione di Ferrara era palpabile dopo lo straordinario trionfo anche se mascherata con l’ironia e la simpatia che lo hanno contraddistinto fin dai primi momenti della giornata. Una carica di allegria che faceva da contraltare all’importante tematica affrontata dal suo libro che ha come protagonista un ragazzino che a tredici anni ha smesso di andare a scuola e la notte vende la droga confezionata dalle sorelle sotto lo stretto controllo della famiglia.
Un libro che affronta tanti temi spinosi, dalla povertà alla mafia, dallo sfruttamento dei minori all’illegalità, che tocca tanta parte del sud del nostro paese dimostrando anche la maturità dei giovani lettori che hanno fatto prevalere un testo certo non banale.
Ed infatti i grandi protagonisti della giornata sono stati soprattutto i tanti ragazzi giunti a Pontremoli, che sin dal mattino si sono confrontati con i cinque autori finalisti sul mondo della lettura e della scrittura. Poi gli studenti si sono alternati alle urne allestite nella piazza, trasformandola in un seggio a cielo aperto per decidere il vincitore del Premio. Prima di passare alla fase di voto i cinque finalisti si sono dovuti difendere dal “fuoco” di domande giunte dai ragazzi che hanno dimostrato di aver letto e compreso il messaggio proveniente dai libri.
Dopo il voto c’è stato poi nel pomeriggio il salotto letterario condotto, come da tradizione, da Daniele Sozzi, che ha potuto contare sull’aiuto di cinque studenti dell’istituto “Belmesseri”: Giulia Folloni, Aurora Maneschi, Sara Bazzali, Giulia Ricci ed Elena Fantozzi, che si sono confrontati con gli autori finalisti sui loro libri.
Lo spoglio delle schede ha poi decretato il secondo posto, con 178 preferenze, di Cristina Bellemo con il suo “Eppure Sentire”, (Edizioni San Paolo), libro che racconta la vera storia di Silvia Fraccaro, giovane ragazza presente sul palco del Bancarella, che dopo un incidente ha perso l’udito e del suo coraggio nel combattere la sordità anche con interventi chirurgici importanti.
Chiude il podio “Il cacciatore di sogni”, di Sara Rattaro, (Mondadori) con 123 voti, a seguire “Un like di troppo”, di Roberto Bratti, (Edizioni Il Rubino) con 114 preferenze ed infine “Mina sul davanzale”, di Sara Allegrini, (Edizioni Itaca) con 63 voti.
Prima dello spoglio delle schede c’è stato il saluto del sindaco, Lucia Baracchini, che ha ricordato l’importante ruolo del libro e che, con l’iniziativa “Un borgo da sfogliare”, si sta cercando di far sì che il legame tra Pontremoli e la cultura sia sempre più profondo e stretto. Come del resto ha ricordato la segretaria del Premio e neovicepresidente della Fondazione “Città del Libro” Giuditta Bertoli ed anche il presidente Gianni Tarantola che nel dare l’appuntamento ai tanti ragazzi per l’edizione 2019 del Bancarellino ha ricordato anche gli appuntamenti del 21 e 22 luglio con il Bancarella Sport ed il Bancarella maggiore.
(r.s.)