Molte le attività (aziende agricole, l’impegno sportivo, la valorizzazione della biodiversità, la lotta al degrado e all’abbandono), che dimostrano la vitalità e le potenzialità del territorio
In una azienda agricola di San Terenzo Monti, la proprietaria, Giorgia Terenzoni, alleva, oltre a conigli, polli, pecore e bovini, anche le lepri, ma produce anche olio e vino. Quello delle lepri è un allevamento che richiede particolari cure ed attenzioni – perché devono essere protette dallo stress – ma è abbastanza remunerativo, essendo venduto, un leprotto svezzato (in genere ne nascono due a parto), al prezzo di 50 euro. Una coppia importata dall’Europa dell’Est ne costa ben 300 di euro. Questa attività è stata consentita dai finanziamenti di un bando dell’Ambito Territoriale Caccia MS 13 di Aulla. Lo stesso ATC, dopo circa un mese dalla nascita e di nutrizione col latte materno, acquista i leprotti per abituarli a vivere con ciò che la natura offre loro. È da quel momento che dovranno mettere in atto tutta la loro astuzia e la loro velocità per sfuggire agli spari dei cacciatori. Davvero un bella e utile iniziativa, che contribuisce a valorizzare la specie autoctona e a diminuire le importazioni.
È, questa, una delle iniziative che fanno di San Terenzo un importante centro di allevamento ed agricolo – viene da pensare alla grande produzione di mele – ma, nelle ultime settimane, il paese ha occupato le cronache locali, (se ne è parlato anche nello scorso numero del Corriere Apuano) anche per aver ricevuto la visita del borgomastro di Engelsbrand, Bastian Rosenau, alcuni mesi fa causa di una aspra polemica col sindaco di Fivizzano Paolo Grassi per aver beneficiato di una onorificenza un suo concittadino, che aveva partecipato agli eccidi di Vinca e di San Terenzo. Ora tutto è stato chiarito e fra i due comuni è nato un rapporto di amicizia, al punto che il comune tedesco parteciperà, su indicazione di Grassi, alla copertura delle spese sostenute per il restauro della chiesa di San Terenzo.
Nella prepositurale di Fivizzano, invece, il coro parrocchiale ha accompagnato don Bernardo Marovelli nella celebrazione liturgica per le nozze di diamante del professor Gino Chinca, per lungo tempo appassionato amministratore del Comune di Fivizzano, e di Miriam Brunelli. Moltissime e sentite le felicitazioni che gli sposi hanno ricevuto, specialmente nel luogo del rinfresco, piazza della Libertà, per la cui costruzione Chinca si era tanto adoperato. Festa altrettanto partecipata ha vissuto il piccolo oratorio di Corsano, paesino del Piovere, nella Valle del Lucido, dove, dopo 100 anni, è stata battezzata una bambina, Maria Sofia Delle Donne, figlia di Armando e di Elvira Santi, che, pur vivendo altrove, è sempre rimasta legata al suo luogo natale. Non è un esempio di amore per il proprio territorio, che non si vorrebbe vedere abbandonato al degrado, anche quanto avvenuto a Ceserano? Dopo 13 anni di proteste e di lotte è stata restituita all’uso pubblico una piazzetta del paese, prima concessa in comodato a privati. Roberto Testa, non nuovo a prese di posizione sui problemi del suo paese, e alcuni amici – Moreno, Rosario, Alessandro, Thomas – grazie all’aiuto del Comune, che ha fornito panchine e i materiali necessari ad interventi di muratura – hanno risistemato la piazzetta, ridando vita ad un luogo di incontro e di socializzazione per gli abitanti, in particolare anziani e bambini.
Anche questo è un segno che nei piccoli borghi si vuole continuare a vivere, talvolta sfiorando comportamenti “eroici” come sta facendo Eugenio Ambrosini, rimasto unico abitante a presidio di Bottignana. Anche dai piccoli paesi, poi, è possibile spiccare il volo per grandi imprese, come hanno fatto Federico Santini ed Andrea Gabelloni, che con una Fiat Abarth hanno vinto il 53° Rally del Friuli Venezia Giulia e si stanno preparando per altri successi, o gli arcieri Michela Donati, Daniele Bellotti, Raffaele Gallo, Marco Pontremolesi, che hanno conquistato un ricco medagliere ai campioni italiani delle diverse specialità di tiro con l’arco e ora mirano al titolo mondiale nelle gare di fine settembre. Ma c’è anche chi ama volgere lo sguardo al cielo del proprio territorio, come il professor Almo Farina, ornitologo di prestigio internazionale, che ha avuto la fortuna di vedere due aquile reali volteggiare sopra il monte Tergalliana, a significare la ricchezza della biodiversità dei nostri luoghi. Venire a conoscenza di tutte queste cose, che, poi, non sono le sole, risolleva un po’ l’animo, fa star meglio. Andreino Fabiani