Proiettata al Grapes l’inchiesta “Le catene della distribuzione”

Il lavoro e il mercato ortofrutticolo osservato da tre giovani ricercatori, tra cui il pontremolese Leonardo Filippi

filippiErano presenti i tre autori dell’inchiesta “Le catene della distribuzione” proiettata sabato 8 aprile a Pontremoli nel pub “The Grapes” a cura di ”Babel – La casa dei popoli”. Sono i tre vincitori della V edizione del Premio Roberto Morrione: Leonardo Filippi pontremolese, Maurizio Franco romano e Maria Panariello napoletana. Hanno intervistato in tutta l’Italia operatori della complicata filiera produttori, distributori, consumatori di frutta e ortaggi, più o meno disponibili a fare luce su questo settore. In conclusione risulta che tra catena della grande distribuzione e caporalato che sfrutta i lavoratori c’è spesso un legame. Inoltre possono girare tangenti per favorire la fornitura di un prodotto o per metterlo in maggior evidenza sugli scaffali e tante altre manovre. La situazione è precipitata dagli anni Novanta con leggi che hanno ridotto licenze dei venditori ambulanti e al dettaglio (scese dal 41 al 18%) a vantaggio dei supermercati.

Leonardo Filippi (primo a sinistra) con Maria Panariello e Maurizio Franco
Leonardo Filippi (primo a sinistra) con Maria Panariello e Maurizio Franco

Per vincere la concorrenza a pagare prima di tutto è il lavoro sui campi, reso sempre più precario e sottopagato, quanto meno per una metà dei braccianti in prevalenza di pelle nera. I padroni delle aziende produttrici devono fare contratti con prezzi stabiliti prima, senza tener conto della resa legata al clima e della stagionalità dei prodotti, venduti a prezzi sempre più bassi. La GDO (Organizzazione della Grande Distribuzione) è quella che fa i buoni profitti senza che il consumatore finale che va a fare la spesa ricavi vantaggi dall’antica pratica del rapporto contingente tra domanda e offerta. Le soluzioni al sistema non sono facili, sarebbe utile mettere insieme produttori, distributori e consumatori con criteri di equità e non di sfruttamento praticato dal più forte. Altra risposta sta nella testa delle persone: comprare prodotti ortofrutticoli di stagione e coltivati in terre vicine, il medico dice che giova anche alla salute.